La verità sullo scuotere il cane dal collo per disciplinarlo

L’educazione dei cani ha subito molte evoluzioni nel corso degli anni. Tuttavia, alcuni metodi tradizionali, basati sulla coercizione e sulla punizione, persistono nonostante le crescenti evidenze scientifiche che ne dimostrano l’inefficacia e la pericolosità. Tra questi, uno dei più diffusi è la pratica di scuotere un cane per la collottola. Spesso giustificata come un comportamento “naturale” che le madri canine utilizzerebbero per disciplinare i loro cuccioli, questa tecnica è stata divulgata da programmi televisivi e libri di addestramento che promuovono metodi punitivi. Tuttavia, gli studi scientifici smentiscono questa convinzione, dimostrando che scuotere un cane per la collottola non solo non migliora il comportamento, ma può causare stress, paura e persino aggressività.

Il Mito della Disciplina Materna

Una delle giustificazioni più comuni per l’uso dello scuotimento della collottola è l’idea che le madri canine lo facciano per correggere i loro cuccioli. Tuttavia, le osservazioni scientifiche dimostrano che questa affermazione è infondata. Le cagne madri possono spostare i loro cuccioli afferrandoli delicatamente per la collottola, ma non li scuotono per disciplinarli. Uno studio condotto su 190 allevatori ha rilevato che il 97,2% di loro non ha mai osservato una madre scuotere un cucciolo per correggerlo (Hallgreen, 1990).

Piuttosto che utilizzare punizioni fisiche, le madri canine modellano il comportamento dei loro cuccioli attraverso segnali visivi e comunicazione corporea, come la postura rigida, lo sguardo fisso e il ritiro dell’attenzione. Questa interazione insegna ai cuccioli l’autocontrollo e le regole sociali senza ricorrere alla violenza.

Effetti Collaterali della Punizione Fisica

Scuotere un cane per la collottola rientra nelle tecniche di punizione positiva, ossia l’aggiunta di uno stimolo negativo per ridurre un comportamento indesiderato. Tuttavia, la ricerca ha dimostrato che l’uso di punizioni fisiche ha effetti deleteri sul benessere psicologico del cane e sul suo rapporto con il proprietario.

Uno studio condotto da Meghan Herron, DVM, DACVB, Frances Shofer, DVM e Ilana Reisner, DVM, DACVB, presso il Matthew Ryan Veterinary Hospital dell’Università della Pennsylvania, ha rivelato che i cani sottoposti a tecniche di addestramento coercitive rispondono frequentemente con aggressività. I dati mostrano che:

  • Il 43% dei cani ha risposto con aggressività quando colpito o preso a calci;
  • Il 39% ha reagito a un “alpha roll” (rotolamento forzato sulla schiena);
  • Il 38% ha risposto con aggressività quando il proprietario ha cercato di rimuovere con forza un oggetto dalla loro bocca;
  • Il 26% ha reagito con comportamenti difensivi quando scosso per la collottola.

Questi dati dimostrano che la punizione fisica non solo non corregge il comportamento, ma aumenta la probabilità di risposte aggressive. Come afferma Jean Donaldson, esperta di comportamento canino, “la punizione è come un bombardamento a tappeto: il comportamento indesiderato viene colpito, ma anche gran parte del repertorio comportamentale del cane”.

Scuotere la Collottola: Un Atto di Aggressione

Nella natura, scuotere un altro animale per la collottola non è un gesto di correzione sociale, bensì un comportamento predatorio. I cani scuotono le prede per ucciderle, il che rende questa pratica particolarmente pericolosa quando applicata dagli umani ai propri animali domestici. Quando un cane viene scosso per la collottola da un essere umano, non interpreta il gesto come un tentativo di correzione, ma piuttosto come un attacco. Ciò può portare a una serie di risposte negative, tra cui paura, ansia e comportamento difensivo.

La paura indotta dalla punizione fisica può avere conseguenze a lungo termine. I cani sottoposti a metodi coercitivi sviluppano spesso un’associazione negativa con il proprietario e possono iniziare a evitare il contatto fisico o a reagire con aggressività. Inoltre, la fiducia nel proprietario viene gravemente compromessa, poiché le mani dell’umano non sono più percepite come fonte di sicurezza e affetto, ma come una minaccia.

Metodi Alternativi e Basati sulla Scienza

L’addestramento moderno si basa su metodi che utilizzano il rinforzo positivo, un approccio che promuove la collaborazione tra cane e proprietario. Il rinforzo positivo consiste nel premiare i comportamenti desiderati, aumentando così la probabilità che il cane li ripeta in futuro. Questo metodo si è dimostrato efficace non solo per migliorare il comportamento del cane, ma anche per rafforzare il legame tra l’animale e il suo proprietario.

Alcuni esempi di metodi alternativi includono:

  • Reindirizzamento del comportamento: invece di punire un comportamento indesiderato, si offre un’alternativa accettabile. Ad esempio, se un cucciolo mordicchia le mani, lo si può incoraggiare a masticare un giocattolo appropriato.
  • Uso del condizionamento operante: attraverso rinforzi positivi, il cane apprende comportamenti adeguati e li ripete spontaneamente.
  • Gestione dell’ambiente: prevenire le situazioni problematiche riducendo le opportunità di errore.
  • Consultare un esperto qualificato: gli addestratori certificati e i veterinari comportamentalisti possono fornire strategie efficaci basate sulla scienza.

Conclusione

Scuotere un cane per la collottola è una pratica dannosa, basata su miti piuttosto che su evidenze scientifiche. Non solo è inefficace nel correggere il comportamento, ma può causare gravi problemi emotivi e comportamentali nei cani. Gli studi dimostrano chiaramente che i metodi coercitivi aumentano il rischio di paura e aggressività, compromettendo il benessere dell’animale e la relazione con il proprietario.

L’addestramento basato sul rinforzo positivo è la strategia più efficace e rispettosa per educare i cani, garantendo risultati duraturi e una convivenza armoniosa. Se il vostro cane presenta problemi comportamentali, è sempre consigliabile consultare un professionista qualificato che utilizzi tecniche basate sulla scienza e sul benessere animale.

“Quando ci atteggiamo in questi comportamenti nei confronti dei nostri cani, non stiamo dicendo loro che siamo il loro capo. Stiamo dicendo loro che siamo creature pericolose da temere o combattere” (Association of Professional Dog Trainers).

Riferimenti:

Lo scontro culturale di Jean Donaldson, James & Kenneth Publishers (19 gen 1996)
Herron M.E., Shofer F.S., Reisner I.R. 2009. Indagine dell’uso e dei risultati di metodi di formazione conflittuale e non conflittuale a cani di proprietà che mostrano comportamenti indesiderati. Applied Science Comportamento animale, 117, pp. 47-54.
L’altra estremità del guinzaglio, Tecniche di confronto suscitano Aggressione, recuperate dal web il 3 Settembre 2016
Associazione di professionisti Dog Trainers, dominanza e addestramento del cane, recuperate dal web il 3 settembre 2016