Come Aiutare un Cane Pauroso: Il Potere del Controcondizionamento

Se hai un cane che scappa sotto il letto al primo tuono, trema alla vista di estranei o si pietrifica davanti a un aspirapolvere, sappi che non sei solo. La paura nei cani è un problema comune, ma la disinformazione abbonda, specialmente riguardo al modo giusto di confortare un cane spaventato. Per troppo tempo si è sentito dire che coccolare un cane pauroso lo “rafforza nella sua paura”. Ma possiamo davvero rinforzare un’emozione come faremmo con un comando di seduto? Spoiler: no! Vediamo perché e, soprattutto, come possiamo aiutare un cane pauroso a sentirsi più sicuro e sereno.

Cos’è la Paura nei Cani?

La paura è un’emozione universale, una risposta adattativa a stimoli percepiti come pericolosi. Negli animali, inclusi i nostri amici a quattro zampe, la paura aiuta a evitare situazioni potenzialmente letali. Tuttavia, quando questa emozione diventa eccessiva o cronica, può compromettere il benessere del cane.

La brontofobia (paura del tuono) è un classico esempio: i cani che ne soffrono possono mostrare sintomi di grave ansia, come ansimare, tremare, sbavare, nascondersi o cercare disperatamente di fuggire. Se questa paura persiste, può alterare il loro sonno REM e abbassare le difese immunitarie, rendendoli più vulnerabili alle malattie.

La domanda chiave è: se il nostro cane ha paura, dobbiamo consolarlo o ignorarlo? E, se lo consoliamo, lo renderemo ancora più pauroso?

Sfatiamo il Mito: La Paura Non Si Può Rinforzare Come un Comportamento

L’idea che confortare un cane spaventato rafforzi la sua paura deriva da una confusione tra condizionamento operante e condizionamento classico.

Il condizionamento operante riguarda i comportamenti volontari che vengono rinforzati o puniti. Ad esempio, se premiamo un cane quando si siede, sarà più incline a sedersi di nuovo in futuro.

Il condizionamento classico, invece, riguarda le emozioni e le associazioni. Se un cane ha paura del temporale, il suo stato emotivo non migliorerà o peggiorerà solo in base al nostro comportamento, ma sarà influenzato dalle associazioni che fa con l’evento spaventoso.

Secondo il manuale “Applied Dog Behavior and Training” di Steven Lindsay, un cane non penserà: “Il mio umano mi accarezza quando ho paura, quindi dovrei avere ancora più paura in futuro!” La paura non è un comportamento volontario che il cane può scegliere di ripetere per ottenere una ricompensa, ma un’emozione involontaria.

Quando il Comfort Può Aiutare (e Quando No)

Consolare un cane pauroso può aiutarlo se fatto nel modo giusto. Tuttavia, alcuni atteggiamenti possono peggiorare la situazione. Ad esempio:

  • Essere noi stessi spaventati o ansiosi: Se il nostro cane ha paura e noi rispondiamo con apprensione, il cane può percepire il nostro stato emotivo e diventare ancora più insicuro.
  • Esagerare nel confortarlo: Se il nostro cane è leggermente preoccupato e iniziamo a coccolarlo freneticamente, potrebbe interpretarlo come un segnale che la situazione è davvero pericolosa.
  • Esporre il cane in modo troppo diretto alla sua paura: Forzare un cane a confrontarsi con lo stimolo spaventoso (ad esempio, portarlo in mezzo a fuochi d’artificio se ha paura dei rumori forti) può portare alla sensibilizzazione, ovvero un peggioramento della sua risposta alla paura.

Il Controcondizionamento: La Chiave per Aiutare un Cane Pauroso

Il controcondizionamento classico è una tecnica di modifica del comportamento che cambia l’associazione emotiva del cane verso un determinato stimolo. In pratica, si tratta di creare nuove esperienze positive per sostituire la paura con emozioni piacevoli.

Ecco un esempio pratico per un cane che teme i temporali:

  1. Prima dell’arrivo di un temporale, crea un ambiente sicuro: un angolo tranquillo con una cuccia accogliente, coperte e magari un rumore bianco per attutire i suoni esterni.
  2. Tira fuori i giochi preferiti e proponi delle attività piacevoli. Se il cane è disposto, incoraggialo a giocare o a ricevere bocconcini gustosi.
  3. Se il cane è troppo spaventato per interagire, limitati a rimanere calmo e presente. Se cerca conforto, daglielo senza eccessi.
  4. Usa registrazioni di temporali a basso volume e abbina il suono a esperienze positive (cibo, coccole, gioco). Aumenta gradualmente il volume nel tempo.

Con il tempo, il cane imparerà ad associare il rumore del tuono a esperienze meno stressanti e la sua risposta emotiva cambierà.

Due Motivi per Cui la Paura Non Può Essere Rinforzata

  1. La Paura Non è un Comportamento, ma un’Emozione Secondo Thorndike e la sua “Legge dell’Effetto”, i comportamenti seguiti da conseguenze positive tendono a ripetersi. Tuttavia, un’emozione non può essere rinforzata nello stesso modo: non possiamo “premiare” un cane per essere spaventato.
  2. La Paura Interferisce con l’Apprendimento Quando un cane è molto spaventato, le sue funzioni cognitive sono compromesse. Se un cane è in pieno stato di panico, non sarà in grado di imparare nulla di nuovo, nemmeno se gli offriamo un pezzo di prosciutto!

Per capirlo meglio, immagina di avere paura delle altezze. Se qualcuno ti costringe a camminare su una passerella sospesa, non importa quanti complimenti o carezze ricevi: sarai comunque terrorizzato. Se invece inizi con una situazione meno intensa, come guardare fuori dalla finestra di un primo piano, potresti riuscire a sentirti più a tuo agio. Lo stesso vale per i cani!

Conclusione

Se il tuo cane ha paura, il tuo obiettivo non dovrebbe essere quello di “ignorarlo per evitare di rinforzare la paura”, ma piuttosto aiutarlo a creare nuove associazioni positive. Il controcondizionamento e la desensibilizzazione sono strumenti potenti per cambiare le emozioni del tuo cane nel tempo.

Il tuo ruolo è essere una guida sicura e rassicurante. Offrigli supporto, ma senza esagerare, e aiutalo a fare esperienze positive. Ricorda: un cane che si sente al sicuro sarà un cane più felice e sereno!

Riferimenti

  • Hetts, Suzanne, Ph.D e Estep, Daniel, Ph.D. Mito di rafforzare la paura.
  • Lindsay, Steve. Manuale di comportamento e addestramento del cane applicato: primo volume. Pp. 85-90. Iowa, Iowa State University Press, 2000.
  • McConnell, Patricia. The Other End of the Leash Blog, “Non puoi rafforzare la paura: cani e temporali.”
  • Reid, Pamela J. Apprendimento basato su Excel: Spiegare in inglese semplice Come imparano i cani e come insegnarli meglio. Oakland, CA .: James and Kenneth Publishers, 1996.